Nella settimana dedicata a Sanremo – e all'amore - si segnalano: il debutto della nuova produzione del Teatro Stabile di Torino, firmata dal regista Mario Martone; il ritorno a teatro di Lorella Cuccarini, che prosegue con successo la tournée del musical Rapunzel; grande prosa con due testi firmati da Arthur Schnitzler, in scena al Gobetti e all'Erba.
Per coloro che decidessero di non farsi “rapire” dal teleschermo e dalla musica – nella settimana della kermesse sanremese – ecco le proposte dei teatri torinesi, da vivere fino al giorno di San Valentino.
Debutta al Teatro Carignano martedì 9 febbraio (anteprima lunedì 8) la nuova produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, con la regia di Mario Martone: Morte di Danton, di Georg Büchner. Una trentina gli attori in scena, tra cui Giuseppe Battiston (nel ruolo di Georges Danton), Paolo Pierobon (nel ruolo di Robespierre), Iaia Forte (Julie, moglie di Danton), Paolo Graziosi (Thomas Payne), Alfonso Santagata (Lacroix), Roberto De Francesco (Philippeau). Il testo si concentra sulla contrapposizione tra i due più celebri protagonisti della Rivoluzione francese. Repliche fino a domenica 28.
Dal 9 al 14 al Teatro Gobetti andrà in scena Il ritorno di Casanova, di Arthur Schnitzler.
Il regista Federico Tiezzi trasforma uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler, forse il suo più personale, in un’opera teatrale narrata in prima persona da Sandro Lombardi e rivela così la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte.
Al Teatro Gioiello (da martedì 9 a domenica 14), Francesco Pannofino, insieme con Emanuela Rossi – coppia sulla scena e anche nella vita – sono i protagonisti della commedia di Gianni Clementi I suoceri albanesi, per la regia di Claudio Boccaccini.
Altro testo di Arthur Schnitzer, portato in scena al Teatro Erba (da giovedì 11 a domenica 14) nell’adattamento del regista Giancarlo Marinelli, è Doppio sogno, interpretato da Ivana Monti, Caterina Murino, Ruben Rigillo e Rosario Coppolino. Si tratta del racconto da cui Stanley Kubrick ha tratto Eyes Wide Shut, la pellicola con Tom Cruise e Nicole Kidman. Uno spettacolo in cui affiorano amore, morte, senso di colpa, peccato e riscatto.
Un ruolo da “cattiva” per il ritorno in teatro di Lorella Cuccarini, interprete di Madre Gothel nel musical Rapunzel, regia di Maurizio Colombi. Reduce dal successo della scorsa stagione (60mila presenze solo al Brancaccio di Roma), lo spettacolo è ora in tournée in tutta Italia e arriva al Teatro Alfieri di Torino dal 9 al 14 febbraio.
Avrebbe dovuto essere in scena nel dicembre scorso, ma per problemi tecnici è stato rinviato e sarà sul palco del Teatro Baretti dal 10 al 12 febbraio Homicide House, di Emanuele Aldrovandi, testo vincitore del 10° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”. Una produzione BAM Teatro / Compagnia MaMiMo.
Dopo aver registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo, il poetico flusso di coscienza sulla condizione umana, il clamoroso fenomeno che viene ormai accolto quasi fosse un concerto rock, ritorna a Torino per l’ultima volta, nonostante una sottile e persistente censura.
La merda, il “brutale, disturbante e umano” testo di Cristian Ceresoli sulla condizione umana, già tradotto in numerose lingue, nell’interpretazione di Silvia Gallerano, sarà in scena al Teatro Colosseo giovedì 11 febbraio.
Sempre al Colosseo, sabato 13, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, diretti da Gioele Dix, sono Matti da slegare. Dopo due anni in un istituto psichiatrico dove sono diventati amici inseparabili, Elling e Kjell Bjarne vengono mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento messo a disposizione dal Comune. Dovranno dimostrare di saper badare a loro stessi e di potersi reinserire all’interno della società.
La particolarità della commedia sta nel fatto di trattare un tema molto importante e delicato come quello delle malattie mentali, in maniera fresca, ironica e addirittura spassosa e divertente.
Andrea Rivera torna ad interpretare le dinamiche sociali con il suo tipico sguardo attento e irriverente e con ironia sferzante, sperimentando una comunicazione in grado di stimolare la riflessione sulla quotidianità. Sabato 13 febbraio sarà sul palco del Teatro Cardinal Massaia con Ho risorto!, un nuovo spettacolo che unisce teatro, canto, video, improvvisazione, satira, ed un altro grande protagonista: il pubblico partecipante.
Già sold out entrambe le date del Maximilian Tour 2016. Max Gazzè si esibirà al Teatro della Concordia di Venaria Reale giovedì 11 e venerdì 12; mentre sabato 13 febbraio, stessa location per Toni Mazzara è Stefano Dell’Accio, interpreti di Via Paolo Fabbri 43. In scena due personaggi: un professore ed un suo allievo, insieme per un viaggio in tandem. La meta è una leggenda metropolitana degli anni settanta: casa Guccini a Bologna. E’ l’estate del 1980. Stremati, lasceranno il tandem per proseguire in treno, che arriverà a Bologna alle 10.25 del 2 agosto 1980…
Al Teatro San Paolo di Rivoli, venerdì 12 e sabato 13, va in scena Mille volte Monica: un personale omaggio a una delle più eclettiche, poliedriche artiste del nostro cinema e teatro, attraverso una carrellata di monologhi interpretati da Ketty Roselli e Ottavia Bianchi, attrici e cantanti, che ben rappresentano le due facce (comica e drammatica) di Monica Vitti.
Al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese, sabato 13, Ture Magro è protagonista di Padroni delle nostre vite, spettacolo tratto dalla storia di Pino e Marisa Masciari, premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2013.
Al Teatro Fassino di Avigliana, sabato 13, la Piccola Compagnia della Magnolia, porta in scena Molière o Il malato immaginario, spettacolo che nasce come un omaggio al teatro barocco filtrato attraverso gli stilemi della commedia dell’arte, in equilibrio tragicomico tra le sfumature comiche del grande testo francese e gli ultimi istanti di vita del suo straordinario autore.
Domenica 14 al Teatro Matteotti di Moncalieri la Compagnia degli Onesti, diretta da Emanuele Barresi, porta in scena un classico della risata, omaggio a uno dei più importanti autori italiani di commedie, il livornese Athos Setti, oggi purtroppo poco conosciuto. La fortuna si diverte, scritta nel 1936, e conosciuta anche come L'agonia di Schizzo, fu tenuta in repertorio per 29 anni dal grande Eduardo De Filippo, di cui Setti era amico e collaboratore.
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